BUON 2021

Il 2020 è giunto al termine, lasciando nella consapevolezza e nella coscienza della maggior parte delle persone, tensioni e problematiche che molti non erano sicuramente pronti ad affrontare. Sicuramente però questo anno così difficile, ci ha obbligato a guardare a quello che accade intorno a noi, con uno spirito più solidale, con una maggiore attenzione ai problemi degli altri, anche quando non coincidono con i nostri. Da questo contesto riprende forza lo spirito e la forza della “solidarietà”, la voglia di aiutare chi ha bisogno, chi attraversa momenti di difficoltà, non solamente legati alla salute. Ascoltiamo il quotidiano bombardamento mediatico a cui siamo sottoposti da mesi, che ci pone di fronte ad un dilemma “etico” e sociale al quale nessuno sembra volere dare una risposta definitiva: “è più importante investire le risorse disponibili (economiche e umane) per fare prevenzione nei diversi ambiti della salute, oppure bisogna investire in maniera rapida per garantire il lavoro?” Cosa prevale tra il rischio di contrarre una malattia e il rischio di vivere nell’indigenza e nella povertà, situazione che inevitabilmente finisce per coinvolgere il nucleo familiare? Ma ancora, come si può affrontare la malattia nell’indigenza? Noi di AROP abbiamo conosciuto la malattia, quella peggiore, quella che colpisce un figlio e abbiamo visto altre famiglie, meno fortunate di noi, perdere il lavoro a causa della malattia dei propri figli e finire per vivere da indigenti. Abbiamo visto famiglie vivere il lungo percorso della malattia senza nemmeno avere le risorse per comperare un regalo, per organizzare un compleanno, per avere cura di se stessi. In questi contesti abbiamo visto perdere la dignità, abbiamo visto famiglie saltare a causa della situazione di povertà sopravvenuta, dinamiche che si possono comprendere solamente vivendo quelle situazioni. Non ci può essere dignità nella povertà, soprattutto quando è associata alla malattia; abbiamo sempre visto solo disperazione. Al contrario abbiamo avuto modo di vedere molta dignità nella malattia, soprattutto quando si trovano le risorse umane ed economiche per affrontare i percorsi di cura (solidarietà), una dignità nasce dalla capacità delle persone di aggrapparsi alla speranza, una speranza che si può trovare nelle persone che ci sono vicine, guardando al futuro, una speranza che molto più difficilmente si può quando si perde la capacità di fare fronte ai bisogni anche primari, quando si perde la dignità nei confronti delle persone che ci sono vicine. Questo è il significato della SOLIDARIETA’, qualcosa che non si può raccontare, ma che si può vivere e vedere negli occhi delle persone che ci sono vicine. E questi sono i principi sui quali AROP ha costruito il suo progetto di solidarietà, principi sui quali sono stati raggiunti, grazie al sostegno delle tante persone che hanno condiviso questo viaggio con noi, importanti traguardi per migliorare la qualità della vita delle persone che vivono la malattia e tutto quello che la malattia comporta. Un impegno che AROP ha costruito in oltre 17 anni di attività e che, sempre con il vostro aiuto, vogliamo continuare a portare avanti, ripartendo dal 2021, sempre guardando il sorriso dei bambini e dei loro familiari. GRAZIE!

Per A.R.O.P. ODV – Il Presidente Dott. Roberto Romagnoli

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